Perché è importante interessarsi della salute del cuore?

Il cuore è il muscolo più importante del nostro corpo: lavora 24 ore al giorno e si contrae incessantemente pompando il sangue attraverso i vasi sanguigni ed assicurando così a tutte le nostre cellule il loro elemento vitale: l’ossigeno.

Poco più grande del pugno di una mano, il cuore pompa circa 8-9000 litri di sangue al giorno. Il suo lavoro è continuo ma variabile, ossia pompa di più quando facciamo uno sforzo e rallenta quando ci rilassiamo, ma è sempre pronto a supportarci al meglio in ogni istante della nostra vita.

È un alleato unico che vale davvero la pena salvaguardare assicurando sempre un’adeguata “protezione”.

Le malattie cardiovascolari sono ancora la principale causa di morte del nostro Paese e sono una fonte importante di disabilità che pesano in misura consistente sulla qualità di vita delle persone, della famiglia oltre che sulla spesa sanitaria.

L’enorme diffusione di tali patologie si spiega con la sempre maggiore diffusione di stili di vita sbagliati che, alla lunga, comportano un aumento del rischio di malattie ed eventi cardiovascolari “maggiori” (ictus ed infarto cardiaco in modo particolare). Le malattie cardiovascolari si sviluppano nel corso di anni in maniera silenziosa, per poi manifestare i sintomi quando sono già in uno stadio avanzato.

Prevenire significa correggere il proprio stile di vita quando si è ancora sani o comunque non si hanno disturbi evidenti. Ma prevenire è possibile soltanto riducendo il “rischio cardiovascolare individuale”: ciascuna persona in ogni momento della sua vita ha infatti un “suo” livello di rischio, e conoscerlo è il primo passo per definire le modalità e l’intensità del “proprio” percorso di prevenzione.

Con questo articolo intendiamo fornire al lettore strumenti utili per calcolare e, se del caso, ridurre il proprio livello di rischio cardiovascolare.

 

Fattori di rischio: conoscerli per evitarli

I fattori di rischio cardiovascolare sono quelle condizioni che aumentano la probabilità di sviluppare una malattia del sistema cardiocircolatorio e di andare incontro a un evento grave, come un infarto o un ictus. Possiamo distinguere due diverse categorie di fattori di rischio:

 

Fattori di rischio immodificabili

Età: con l’avanzare dell’età il nostro rischio cardiovascolare aumenta progressivamente ed inesorabilmente.

Sesso: gli uomini sono in generale più a rischio ad ogni età, mentre le donne devono prestare particolare attenzione dopo la menopausa.

Familiarità: se abbiamo familiari di primo grado (genitore, sorella, fratello) che hanno avuto eventi cardiovascolari in età giovane (meno di 55 anni se uomini e di 65 se donne) abbiamo una probabilità maggiore di insorgenza della malattia.

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Fattori di rischio modificabili

Sono quei fattori che possono essere ridotti o addirittura rimossi rivedendo i nostri comportamenti: possiamo decidere di smettere di fumare, possiamo controllare il nostro peso, la nostra pressione arteriosa, la colesterolemia, l’eventuale condizione di diabete.

Ciascuno di questi fattori contribuisce ad aumentare il rischio cardiovascolare e la presenza di più fattori di rischio nella stessa persona determina una probabilità maggiore di malattia cardiocircolatoria più elevata della semplice somma dei singoli fattori di rischio.

Va considerato che i fattori di rischio sono spesso anche correlati tra di loro: gli errori alimentari, ad esempio, contribuiscono al sovrappeso, all’aumento del colesterolo e dei trigliceridi, all’ipertensione, al diabete e così via.

Di conseguenza, la buona notizia è che, correggendo le proprie abitudini alimentari e migliorando il proprio stile di vita, è possibile intervenire contemporaneamente su più di un fattore di rischio ottenendo grandi risultati su più fronti.

 

Fumo: dopo l’età, è il fattore di rischio più importante per le malattie cardiovascolari. Oltre a numerosissimi agenti nocivi e cancerogeni, il fumo apporta anche due sostanze molto pericolose a livello cardiocircolatorio: la nicotina e il monossido di carbonio.

La nicotina aumenta la velocità del battito cardiaco e quindi sottopone il cuore a uno sforzo eccessivo. Inoltre, favorisce la formazione di “coaguli” di sangue aumentando il rischio di trombosi.

Il monossido di carbonio, invece, riduce la quantità di ossigeno trasportata dal sangue ai vari organi e tessuti del corpo.

Ricordate: non è mai troppo tardi per smettere! la quota di rischio di malattia cardiovascolare dovuto al fumo si dimezza dopo 1 anno e scompare completamente entro qualche anno. Ciò non si verifica per il rischio di tumori, che permane purtroppo per tutta la vita.

Inoltre è bene terne presente che il rischio cresce con il numero di sigarette fumate: ogni sigaretta in più è un passo in avanti verso livelli di rischio più alti.

È bene infine considerare che, a parità di sigarette fumate, il rischio per le donne è ancora più elevato che negli uomini.

Da tener ben presente anche che non e assolutamente vero che fumare faccia dimagrire: chi smette di fumare tende ad aumentare di peso perché gusta meglio i sapori e quindi mangia di più!

 

Diabete: è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia).

Se non viene tempestivamente e correttamente curato, il diabete favorisce l’indurimento delle arterie (aterosclerosi), l’ipertensione e l’ipercolesterolemia e riduce il livello del colesterolo-HDL: (quello buono) aumentando così il rischio cardiovascolare.

La diagnosi di diabete è confermata quando:

  • la glicemia misurata a digiuno almeno due volte a distanza di una settimana è uguale o superiore a 126 mg/dl,
  • oppure quando si riscontra un valore di glicemia (misurata in qualunque momento della giornata), maggiore o uguale a 200 mg/dl e si associano sintomi di diabete (necessità di urinare spesso – poliuria, eccessiva sensazione di sete – polidipsia, ed una perdita di peso inspiegabile);
  • oppure quando viene effettuato un esame di laboratorio (curva da carico), e la glicemia risulta maggiore di 200 mg/dl 2 ore dopo la somministrazione per bocca di 75 grammi di glucosio;
  • oppure quando l’emoglobina glicata (HbA1c) risulta pari o superiore a 6,5%.

 

Vi sono inoltre delle situazioni che indicano un elevato rischio di sviluppare il diabete. Esse si associano al sovrappeso, all’alterazione dei grassi del sangue (dislipidemia) o all’ipertensione e si accompagnano a un maggior rischio di eventi cardiovascolari. Queste condizioni sono:

  • Alterata Glicemia a Digiuno: quando i valori di glicemia a digiuno sono compresi tra 100 e 125 mg/dl;
  • Alterata Tolleranza al Glucosio: quando la glicemia due ore dopo il carico orale di 75 grammi di glucosio è compresa tra 140 e 200 mg/dl;
  • Emoglobina glicata (HbA1c) compresa tra 5.7 e 6.4%.

I livelli ematici di glicemia ed emoglobina glicata possono essere misurati facilmente con l’esame del sangue anche in farmacia.

 

Colesterolemia: il colesterolo è una sostanza fondamentale per l’organismo ed è presente in tutte le cellule di organi e tessuti. Viene prodotto in gran parte dal fegato ma è anche essere introdotto con l’alimentazione. Viene trasportato dal fegato alle varie cellule attraverso il sangue ma quando è siamo in condizioni di eccesso, le particelle che trasportano il colesterolo tendono a depositarsi nelle pareti dei vasi sanguigni dove formano delle vere e proprie placche che ostruiscono il flusso sanguigno. Se, a seguito di questi ostacoli alla circolazione il cuore, il cervello e gli altri organi non ricevono un adeguato apporto di ossigeno si verificano danni molto gravi tra cui l’infarto e l’ictus.

 

È importante quindi verificare che il colesterolo non raggiunga mai livelli troppo elevati (ipercolesterolemia). I valori desiderabili sono:

  • colesterolo totale fino a 200 mg/dl;
  • colesterolo “cattivo” (LDL) fino a 100 mg/dl;
  • colesterolo “buono” (HDL) non inferiore a 50 mg/dl.

I livelli di HDL non devono essere al di sotto del valore indicato perché queste sostanze svolgono un’importante azione protettiva: rimuovono il colesterolo in eccesso dai tessuti.

I livelli ematici di colesterolo possono essere misurati facilmente con l’esame del sangue anche in farmacia.

 

Pressione arteriosa: All’interno del sistema cardiocircolatorio (cuore e vasi sanguigni) il sangue circola con un determinato valore di pressione arteriosa che varia normalmente in funzione di diversi fattori (sforzi fisici, emozioni, temperatura, riposo, ecc.) o a causa di alcune malattie.

La pressione del sangue può essere facilmente misurata rilevando due valori di riferimento: la pressione “massima” (sistolica) che si ha quando il cuore si contrae e “pompa” il sangue nelle arterie; la pressione “minima” (diastolica), che si ha quando il cuore è rilassato tra una contrazione e l’altra.

L’ipertensione moderata non dà sintomi ma è comunque importante tenerla sotto controllo ad ogni età perché elevati livelli pressori affaticano il cuore fino a causarne anche un aumento delle dimensioni a cui però corrisponde uno sfiancamento con riduzione dell’efficienza. La pressione elevata favorisce inoltre la formazione di placche aterosclerotiche ed irrigidisce le parte delle arterie aumentando il rischio di infarto e di ictus.

La pressione alta dà anche altri problemi di salute, meno eclatanti di un ictus ma altrettanto importanti quali il deterioramento della funzionalità renale e delle facoltà mentali.

Si considera “desiderabile” una pressione che non superiore ai 120 mmHg per la massima e gli 80 mmHg per la minima.

Si parla di ipertensione quando i valori superano rispettivamente i 140 mmHg di massima ed i 90 mmHg di minima.

La pressione alta va sempre controllata con regolarità e curata con costanza seguendo i consigli del Medico.

Per tenerla sotto controllo è importante:

  • limitare il consumo del sale: ridurre il consumo quotidiano di sale di circa 5 g al giorno può abbassare la pressione massima fino a 8 mmHg e la minima fino a 4 mmHg.
  • mangiare molta frutta e verdura, ricche di sostanze molto importanti per l’organismo e che aiutano tra l’altro a mantenere bassa la pressione;
  • mangiare meno e comunque ridurre il sovrappeso;
  • non fumare;
  • moderare il consumo di caffè;
  • praticare regolarmente attività fisica: 30 minuti di cammino a passo svelto al giorno aiutano a mantenere la pressione arteriosa a livello favorevole;
  • rilassarsi. quando si è arrabbiati, eccitati, impauriti, sotto stress o mentre si fuma la pressione aumenta.

 

Sovrappeso e Obesità

L’incremento di peso aumenta il lavoro che il cuore deve fare per pompare il sangue a tutto il corpo e influenza negativamente, tutti gli altri fattori di rischio: diabete, ipertensione, aumento dei grassi del sangue, ecc.

Per valutare l’eventuale eccesso di peso comunemente si usa l’Indice di Massa corporea (IMC) noto anche con il termine inglese di BMI (Body Mass Index) (ideale un IMC compreso tra 18,5 e 25).

L’obesità va controllata non soltanto come eccesso di grasso corporeo sia in senso assoluto (come risulta dal calcolo dell’IMC) ma anche come distribuzione del grasso in punti precisi del corpo: è per questo motivo che va effettuata la misurazione della circonferenza addominale, strettamente correlata alla quantità del tessuto grasso che si accumula nell’addome. E’ noto infatti che valori elevati di circonferenza addominale sono associati all’aumento del rischio di alterazioni del metabolismo e di malattie cardiache e, quindi, ad una maggiore mortalità.

Per questo motivo è importante misurarla e cercare di ridurla.

Come la misuriamo? stando in piedi, con i muscoli addominali rilassati, posizionando un comune metro a nastro attorno all’addome, indicativamente all’altezza dell’ombelico: il suo valore dovrebbe essere inferiore a 94 cm negli uomini e inferiore a 80cm nelle donne.

Ridurre il sovrappeso, comporta un miglioramento dell’IMC, il miglioramento della circonferenza addominale e di altri fattori di rischio: si calcola infatti che una perdita di peso di 10 kg è associata ad una riduzione di 10 mmHg di pressione sanguigna, del 10% del colesterolo totale e del 30% della glicemia.

 

Sedentarietà

La sedentarietà aumenta il rischio di sviluppare non solo una malattia cardiovascolare, ma anche il diabete ed alcuni tipi di tumori. È utile per irrobustire il cuore, allenandolo alla fatica, e per diminuire il proprio livello di rischio in quanto aiuta a ridurre l’eccesso di peso, la pressione arteriosa ed il colesterolo del sangue. Inoltre stimola la produzione del colesterolo “buono” (HDL), fa diminuire la voglia di fumare e riduce lo stress.

Per combattere la sedentarietà bastano pochi accorgimenti:

  • per arrivare a 30 minuti di attività fisica moderata al giorno è sufficiente:
  • andare a lavorare a piedi o in bicicletta;
  • evitare la macchina per piccoli spostamenti;
  • organizzare una passeggiata con gli amici o una corsa nel parco;
  • fare le scale invece di prendere l’ascensore;
  • scendere dall’autobus alla fermata prima;
  • dedicarsi al giardinaggio o ai lavori di casa;
  • andare a ballare o giocare con i bambini.

Le persone che esercitano un’attività lavorativa particolarmente sedentaria devono prestare ancora più attenzione a dedicare il proprio tempo libero ad un’attività fisica regolare.

 

rischio cardiovascolare

Campagna nazionale: “Ci sta a cuore il tuo cuore”

L’obiettivo della campagna nazionale “Ci sta a cuore il tuo cuore” alla quale ha aderito La Farmacia di Roncafort è quello di proporre un programma di informazione e di educazione attraverso una strategia integrata che renda consapevoli le persone delle “loro” condizioni di rischio in modo da aiutarle ad affrontare con interventi mirati sugli stili di vita e con eventuali accorgimenti alimentari.

La rilevazione nazionale si è conclusa nel mese di novembre ma, in qualsiasi momento dell’anno; è possibile avere un’indicazione sul proprio stato di salute cardiovascolare rivolgendosi direttamente alla farmacia di Roncafort o anche compilando il “Questionario sul Benessere Cardiovascolare” sul sito www.apotecanatura.it o sul sito www.lafarmaciadironcafort.it : si otterrà una valutazione con rappresentazione grafica di lettura immediata del proprio stato di rischio (vd grafico). A chi si recherà in farmacia sarà omaggiato anche un opuscolo informativo sugli interventi individuali per il benessere cardiovascolare.

 

Ci ritroveremo nel 2013 ed approfitto perciò per Augurare a tutti i lettori un Sereno Natale e un Nuovo anno in Buona Salute cardiovascolare e non solo! Buone Feste!

Dott.ssa Francesca Di Fonso